La storia di Midland: dal Kansas a Bagnolo in Piano

6 febbraio 2024
corrado

Dal Kansas a Bagnolo in Piano, passando per il Kilimangiaro: la nostra storia 

Questa è una storia che in qualche modo traccia una linea invisibile, ma indelebile tra una cantina di Bagnolo in Piano, il Kansas e il Kilimangiaro. 

Questa è una storia che ha inizio negli anni ‘70 e da allora, non è mai finita. 

Questa è una storia iniziata da un plico di riviste di Sistema Pratico e dal prototipo di una radio a galena (se non sai di cosa si tratta, sei troppo giovane). 

Questa è una storia che invece di iniziare con il classico “c’era una volta”, inizia con l’emilianissimo “A stér a cà a s’impèra gnînto” (A stare a casa non si impara niente).

Come tutte le storie a lieto fine, anche questa si basa su un amore: quello tra Corrado e la radio. Era la fine degli anni ‘60 e per comunicare con altre persone avevi poca scelta: il telefono fisso per i più e la radio per quelli che oggi chiameremmo “smanettoni della tecnologia”. Un tempo però non si chiamava tecnologia, ma “sistema pratico” e riuniva sotto di sé tutte le innovazioni tecnologiche di elettronica, elettrotecnica, fai da te e sperimentazioni. 

I più appassionati facevano a gara a costruirsi in casa delle radio a galena, sistemi semplici composti da un’antenna a filo, un induttore in rame, un demodulatore e delle cuffie. E se ci riuscivi, allora la comunicazione non aveva più segreti per te! 

Da una radio a galena, al resto del mondo 

Ma torniamo alla nostra storia, che ha inizio a Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia, e come tale è intrisa di quel sano pragmatismo emiliano. La passione di Corrado per la radio lo aveva portato a costruire la sua prima radio a galena, e in seguito a creare altri prodotti di elettronica da far conoscere e vendere ai mercati dei radioamatori del nord Italia.  

Come si dice: da cosa nasce cosa e da una semplice radio a galena si è iniziato a creare un intero catalogo di prodotti tecnologici a cui venivano abbinate le ricetrasmittenti Midland. 

Midland all’epoca era un’azienda statunitense nata negli anni della guerra fredda per fornire gli apparecchi per le telecomunicazioni alle forze dell’ordine USA. Era di proprietà del gruppo finanziario Western Auto di Kansas City. 

Nasce la C.T.E.

Da queste sperimentazioni e dalla creazione di una prima rete commerciale, nasce la C.T.E. - Costruzioni Tecnico Elettroniche (o Corrado Torreggiani Elettronica, a tua discrezione), in una cantina di Bagnolo in Piano. 

Come tutte le storie imprenditoriali che si rispettino, l’inizio non poteva che essere in una cantina, dove al posto delle bottiglie di vino si stoccavano i materiali, e l’ufficio manageriale era nella camera da letto della casa in cui Corrado abitava. 

A questo punto ci fermiamo un attimo, perché forse ti starai chiedendo il motivo di questa storia. La risposta è semplice: se almeno una volta nella vita ti è capitato di utilizzare il mitico baracchino, un walkie talkie o un interfono, significa che la tua storia si è molto probabilmente intrecciata a quella di Midland, e quindi sei diventato anche tu parte della storia d’amore tra Corrado e la radio. 

Per primi sono arrivati i Play Kit, kit con scatole di montaggio elettroniche che vendevano in tutta Italia. Nel giro di pochi anni, la C.T.E. si è allargata arrivando ad occupare la casa di fronte come magazzino componenti per la distribuzione, e nel 1977 è stata costruita la prima sede nel terreno di famiglia di fianco alla cantina dove tutto era cominciato. 

È qui che ha avuto inizio la grande avventura che ha portato Corrado a viaggiare in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Oriente, per studiare le telecomunicazioni e il loro futuro. 

La prima grande sfida e anche il primo successo è stato far omologare gli apparati in Italia: la C.T.E. è stata infatti la prima in Italia a far omologare l’Alan K-350B e in seguito l’Alan Quarantotto e l’Alan Sessantotto

Questi prodotti che hanno di fatto cambiato la storia delle telecomunicazioni nel nostro paese sono rimasti invariati negli ultimi 70 anni. 

Eccolo il segreto di Midland: quando una cosa funziona bene, perché cambiarla? 

La radio è passata di moda?

Qualcuno potrà pensare che ad oggi, nel 2023, la radio sia uno strumento antiquato, passato di moda. Certo cambiano i tempi, la mentalità e le abitudini, ma la radio non muore mai, non finisce, semplicemente si trasforma. 

Oggi forse non ci saranno più “le ruote” con le persone che si ritrovavano a parlare, a conoscersi e socializzare. Oggi i CB sono utilizzati principalmente dai camionisti e dai camperisti. 

A Corrado piace ricordare però che la radio è uno dei pochi strumenti di comunicazione liberi. È come i cavalli: non ce ne sono più tanti come una volta, ma ci sono e servono. In certi luoghi della terra si ha bisogno del cavallo, allo stesso modo non si potrà mai fare a meno della radio. 

Quel senso di romanticismo che contraddistingue questo tipo di comunicazione si può riassumere in un aneddoto successo diversi anni fa, quando Corrado e Ennio (Picciati) stavano tornando dalla fiera dei radioamatori di Friedrichshafen in Germania. La strada scelta per il ritorno prevedeva attraversare un passo montano verso Merano, parecchio isolato. È stato solo grazie all’uso del mitico baracchino che Corrado e Ennio sono riusciti a mettersi in contatto con Minnie, che viveva da quelle parti e li ha invitati prima a bere un caffè a casa, poi a prendere parte ad una festa di radioamatori e appassionati di CB nei boschi. Una storia di amicizia spontanea, nata grazie alle onde radio del CB. 

La storia prosegue, tra alti e bassi, difficoltà e battute di arresto, ma quando si ha davanti un obiettivo, si deve sempre tenere duro. Nel 1995 Midland è diventata a tutti gli effetti italiana: da Kansas City a Reggio Emilia, mettendo in comunicazione tutto il mondo. 

La storia oggi prosegue, perché a fianco di Corrado ci sono i figli Paolo e Gabriele, che hanno iniziato ad usare le radio Midland ancora prima che balenasse in loro l’idea di entrare in azienda. 

L’ascesa del Kilimangiaro

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Se il nostro percorso da Kansas City alla cantina di Bagnolo in Piano è chiaro, manca a questo punto solo una pedina: il Kilimangiaro. 

Allo scoccare dei 62 anni di Corrado, ecco che arriva una grande avventura, la metafora perfetta della sua vita e dell’azienda: l’ascesa del Kilimangiaro. 

Insieme a Paolo e Gabriele si sono lanciati in questa avventura, riuscendo a raggiungere la vetta una mattina con le prime luci dell’alba. Salire un 5000 è un po’ come far nascere da zero e veder crescere la propria azienda: ti puoi allenare e preparare, ma quando sei in strada ci sono mille imprevisti e a volte ti sembrerà di non riuscire ad arrivare in fondo. La soddisfazione di arrivare alla vetta però è enorme; ed è proprio questo che il Kilimangiaro ha insegnato: se vuoi ottenere qualcosa, non devi mai mollare. 

Oggi Midland è un’azienda con sede a Mancasale con 50 persone che lavorano in Italia, 10 in Spagna, 10 in Francia, 20 in Germania, 50 negli Stati Uniti, ma mantiene ancora quella schiettezza e quella genuinità delle aziende emiliane, fatte prima di tutto di rapporti umani. 

Per questo, quando acquisti un prodotto Midland acquisti tutta l’esperienza, gli incontri, le persone, i ricordi, le strette di mano, le avventure, che in questi 60 anni Midland ha vissuto.

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